Quando il fuoco della fanciullezza scorreva nelle vene,
leggevo di antichi uomini liberi
che si batterono valorosi per la Grecia e per Roma,
i 300 e i 3 uomini,1
allora pregai di riuscire a vedere
le nostre catene 2 spezzate in due
e l’Irlanda a lungo una provincia, essere
di nuovo nazione.
RITORNELLO
Di nuovo nazione,
di nuovo nazione,
l’Irlanda a lungo provincia essere
di nuovo nazione
Da allora passando la più grande pena,
quella speranza ha fatto brillare una luce lontana;
né poteva l’estate dell’amore più luminoso ardere
e offuscare quella luce solenne di stella,
mi è sembrato di guardare dall’alto3 ,
al tribunale, alle terre e alla chiesa4 ;
un angelo cantava intorno al mio letto
“Di nuovo una nazione”
Così mentre crescevo da ragazzo a uomo,
ho obbedito a quel richiamo
ho liberato il mio spirito da ogni interesse egoistico
e passione crudele
perciò speravo un giorno di essere d’aiuto.
Oh, può essere tale speranza vana?
Quando il mio amato Paese diventerà
“Di nuovo una nazione”
1. i 300 spartani che rallentarono l’avanzata dei persiani alle Termopili nel 480 a.C. a costo della vita, esempio di eroico sacrificio per la libertà delle città greche.
In merito ai 3 alcuni ritengono che si riferisca ai tre gemelli Orazi che combatterono per Roma contro i tre gemelli di Albalonga. Più una leggenda che un fatto storico riportato da Tito Livio secondo il quale nel VII secolo a.C. per dirimere la lotta tra Roma e Albalonga, si concordò un duello, gli Orazi contro i Curiazi, due degli Orazi vengono subito uccisi e il terzo giocando d’astuzia finge di scappare, nell’inseguimento i tre Curiazi si distanziarono tra loro, essendo due di essi feriti anche se non gravemente. L’Orazio così si volta repentinamente verso il primo nemico e lo uccide poi si rimette a correre e così via fino a uccidere anche il terzo Curiazio. La citazione sulle gloria di Roma a mio avviso non è molto calzante e si dovrebbe intendere come Orazi=Inglesi con le loro mire espansionistiche e imperiali e Curiazi=Irlandesi, anche se ci fanno la figura degli ingenui e tutti parteggiano per il terzo Orazio! Il contesto in questo caso è ovviamente sbagliato perchè furono i Romani (all’inizio delle loro mire espansionistiche) ad attaccare Albalonga e a distruggerla.
In effetti nella nota alla poesia in “The Spirit of the Nation” si fa riferimento al Ponte Sublicio e a tre romani. La leggenda – sempre da Tito Livio – riferisce che, Orazio Coclite mitico eroe romano del VI sec a.C., difese il ponte che conduceva a Roma dagli Etruschi di Chiusi, impedendone l’avanzata. Inizialmente i romani erano tre: Orazio Coclite (da un occhio solo), Spurio Larcio e Tito Erminio. Così lottarono fianco a fianco contro l’orda dei nemici, mentre i compagni demolivano il ponte; poi Orazio costrinse gli altri due a mettersi in salvo e ultimo rimase in mezzo al ponte in attesa del crollo. Gli autori latini dissentono sul finale, secondo Polibio egli affogò nel Tevere, secondo Tito Livio riuscì a salvarsi a nuoto e a raggiungere Roma, dove gli vennero tributati gli onori.2. “catene” termine obsoleto e aulico utilizzato prevalentemente in poesia3. letteralmente “mi è sembrato di guardare oltre la mia testa”4. termine arcaico per indicare un tempio o una chiesa dal latino fanum