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20 mila leghe [in fondo al mare] [English translation]
20 mila leghe [in fondo al mare] [English translation]
turnover time:2024-11-16 11:46:19
20 mila leghe [in fondo al mare] [English translation]

Il primo fu Capo di Buona Speranza

Chiuso per legge e decreto speciale

Che la smettessero le onde pacifiche

D’imbastardire quell’altro mare.

Poi fu la volta di Panama e Suez

E quindi del Bosforo e di Gibilterra

Ogni maroso pretese il rispetto

Della sovrana indipendenza.

Niente più scambi di acque e di pesci

Niente più giri del mondo in veliero

Tutti i canali rimasero chiusi

A qualunque passaggio di flutto straniero.

Così per un poco tornarono chete

Le acque dei mari di tutto il pianeta

Ma non durò molto che un’onda riprese

A dir ch’era tempo di farla finita.

Successe che un giorno nel mare nostrano

Lo Jonio pretese di stare da solo

E così vollero pure il Tirreno

Il mar di Sardegna e l’Adriatico al volo.

Insomma -nessuno si mischi a nessuno-

Tuonavan le acque dei bassi fondali

-Ognuna rimanga ancorata ai suoi porti

E bagni soltanto le sabbie natali-

Sembrava finita ma era solo l’ inizio

E anche così fu ben brutto vedere

In quel che era stata la grande distesa

Lo strazio dei fossi a dividere il mare.

Era solo l’inizio, come già si diceva

Perché adesso la febbre secessionista

Andava ammalando ogni singola riva

E niente e nessuno riusciva a dir basta.

Così da Trieste alla punta pugliese

E dalla Sicilia alla Costa del Sole

Ogni più piccola cala pretese

L’indipendenza e non solo a parole.

Ma, ma la questione divenne barbina

Quando si presero goccia con goccia

E ognuna guardando la propria vicina

Diceva -vai via o ti rompo la faccia-

Il mare fu presto una grande rugiada

Inutile ai pesci e a qualunque creatura

Morirono il tonno, l’acciuga, lo spada

Restarono in secca le barche d’altura.

E poi un giorno, o una notte, non so

Accadde qualcosa di ancora più strano

Conoscete la formula H2O

Si quella dell’acqua, che tutti sappiamo

Ebbene l’idrogeno trovò da ridire

Sostenne di avere la maggioranza

E quindi il diritto sovrano di ambire

All’ormai sacrosanta indipendenza.

Ci fu come un vento, un soffio infinito

E l’acqua dei mari s’invaporò in cielo

Rimase un deserto di sale e granito

Ma buio e profondo più nero del nero.

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