C'è qualcosa che mi parla nel buio, ho deliri cronici,
mi resta il dubbio e in testa ho un garbuglio di fili logici.
Il mio Doppelgänger non si adegua, è lì che tedia,
La mia psiche devia cellule impazzite senza tregua.
Nella vita mi sgami, non ho talenti,
solo principi malsani e strani comportamenti.
C'è chi spesso mi nota un po' apatico,
se sembro perso è perché il mio cervello ha messo il pilota automatico.
L'oscurità mi stringe, l'iride sibila e ride
ed una mano invisibile mi spinge a scrivere rime,
esatto, il suono è un sibilo
e per quello che mi causa a volte metto in pausa il beat perché ho la nausea solo a scriverlo.
Sconto pene, sopportando l'ansia finché il corpo tiene,
mi guardo allo specchio e credo di non stare molto bene,
il mostro detta rime e versi e gli do spesso retta,
se fossi al mio posto sopravviveresti mezz'oretta.
Mi sento un piccolo Mefisto,
ho provato a curarmi ed è ridicolo se insisto,
solo le paranoie qui mi dicono che esisto,
ho cinque psicopatologie di cui tre solo nel titolo del disco.
Il guaio è che più ti ascolto più mi sgretoli
datti un freno ti prego, sto aspettando che tu ti regoli,
evochi il nero e tutti i miei brutti demoni,
affinché io sfrutti l'ego e lo leghi ai miei punti deboli.
Merda, qui è l'inferno non c'è porta d'uscita,
sento una guerra al mio interno ed io ho la bocca cucita.
Questa è per tutte quelle volte che penso "no dai sto zitto",
mi ascolteranno il giorno che penzolo dal soffitto.
Mi sto buttando dal sesto piano
perché non provo più niente, né se mi drogo né se scopiamo
che importa se resto o vado?
Scrivo un testo in cui il me stesso bravo fa un pezzo col me cattivo nello stesso brano.
Guardo il giorno finché muore, esco tardi da solo,
voglio prender cinque droghe e scordarmi chi sono.
Un grosso vaffanculo a chi mi parla di vita,
ho già pensato a trovare a un'arma adibita e farla finita.
Voglio parafilie nei crani
per addormentarmi conto le mie malattie mentali,
devo curare la mia Schadenfreude
prima che alla mia tipa venga in mente di lasciare il boyfriend.
Non percepisco il mio volto in strada
mi chiedete quand'esce il disco prima che il botto scada.
Avrai notato che il mio sguardo ha un'aura molto strana,
sarà perché nascondo dei cadaveri nel sottoscala.
Sogno di romper vertebre e dividere
la vostra bella vita non permette a me di vivere,
ho tagliato la gola del mio capo che mi urlava addosso
e più lo guardo più non riesco a smettere di ridere.
Ciò che sente la mia mente è assurdo,
Gente, sapeste a cosa penso mentre mi masturbo.
Voglio solo esprimere ciò che sento
e mi frega sette cazzi, bro, se non do il buon esempio
ed ora Matti squartalo fai un taglio in diagonale.
No, non posso farlo solo perché mi ha guardato male,
finirei alla Santa Croce...
"Matti con chi stai parlando?"
"Non dirglielo!"
Nessuno, ragionavo ad alta voce...