Guarda che cielo serpente, cambia di pelle
Come confonde la mente, come si trucca di stelle
Cielo di ferragosto da disperati
Cielo che non conosco, tu sei il cielo dei disgraziati
Disgraziati rimasti soli quaggiù in città
Mentre al mare la vita esplode, la vita va
Marciapiedi rimasti vedovi della gente
E mi sembra che stia cambiando anche il profumo del caffè
Sgretolando anche il ricordo che ho di te
Questa è una notte che mastica polistirolo
Questa è una notte di plastica, sporca di petrolio
Strade senza fontane, strade di luna
Orfane di puttane, prosciugate di fortuna
La fortuna che sta sguazzando tra le onde
Tra risate e spruzzi d'acqua si confonde
Tra languori di lasagne e pesce fritto
E mi accorgo che qualche cosa sta morendo dentro me
Sgretolando anche il ricordo che ho di te
Senti quest'aria di gomma appiccicosa
Senza profumo di donna, aria che si riposa
Aria di colla e miele ti squaglia il viso
Pullula di zanzare, incollandoti il sorriso
Il sorriso che ieri ha fatto la valigia
Sta impazzando tra la spiaggia e la battigia
Inzuppato d'aranciata e birra fresca
E un pensiero che sottovoce sta cantando dentro me
Sgretolando anche il ricordo che ho di te
Questo balcone oscillante tra cielo e strada
Giungla di fiori e di piante, isola desolata
Naufrago da terrazza, rimango qui
Isola assurda e pazza senza neanche Venerdì
È Venerdì che ha dato fuoco alla piroga
Sta nuotando da tre giorni e non affoga
Sta lottando contro un mare di smeraldo
C'è l'aurora che lentamente si colora intorno a me
Sgretolando anche il ricordo che ho di te
È Venerdì che ha dato fuoco alla piroga
Sta nuotando da tre giorni e non affoga
Sta lottando contro un mare di smeraldo
C'è l'aurora che lentamente si colora intorno a me
Sgretolando anche il ricordo che ho di te