La coscienza a pezzi
Dietro occhiali scuri
Vi conosco, mascherine
Per alzare i prezzi
Fate i finti duri
E poi giù a piangere sulle rovine
Ogni estate il Nilo
Sciacqua in queste tane
La macaia dei miei dì canini
Ogni notte il sole
Se ne va a puttane
Dietro il disco rosso del Martini
Dopo mezzanotte
Vengon tutti a galla
I rottambuli tristani
Fanno giusto un salto
Al new Wahalla
Che c'ha i videogiochi wagneriani
E beati loro
Non lo sentono il coro
Che mi arriva fino al quinto piano
Ed è uno scrash di gatti
Copulando a scatti
Ululando questo jingle subumano
Ma lo spettro sfinito
Di un bancario insonne
Iniziato al mistero eleusino
Si confessa a un travestito di nome Ivonne
Cento chili di idolo abissino
In odor di sfratto
Con l'occhione sfatto
Sputa colpe, simonie, misfatti
Lei l'accoglie in silenzio
Sorseggiano assenzio
Nella stanza che è un metrò di gatti
Lui le dice: "Ingiusta"
Poi le dà la frusta
E si toglie il pigiamino blu
Gatto a nove code
Suonagliele sode
Fino al canto amico del cucù
Come sempre, dopo
Quando tutto è finito
Casto bacio alla sacerdotessa
Vaga senza scopo
Come chi ha capito
Quindi tocca il culo
A un'altra vigilessa
E in un'ombra d'ambra
Nel tinello afghano
Lady Astarte, spacco da dea
Scioglie un reggicalze
Fatto a talismano
Scioglie l'hashish nella cremidea
Son venuto qui alla tua terra irrigua
In ginocchio a chiederti un responso
Ho risposto sì
A una Sibilla ambigua
Teleradio Eufrate come sponsor
Che diceva:
"Dea astrale, solo dì feriale
Sette stanze nei quartieri alti
Offre i suoi viatici
A giovani simpatici
Che han voglia di far quattro salti"
Non lasciarmi qui
Senza i soldi del taxi
Questa notte non ha più rimedi
Son fottuto, a pezzi
È sciopero dei mezzi
Non vorrei tornare a casa
A casa a piedi
A casa a piedi
A piedi