Per le strade, fino a ieri insanguinate
Adesso giocano i bambini
E in cielo, dopo il fumo dei fucili
Ora si vedono i gabbiani
Un tempo avrei ceduto alla paura, ora non più
Ché il mio paese è un bimbo
Che impara a camminare
A passi incerti sulla sabbia
Sulla riva deserta del mare:
Ne sono fiero
Io non lo so se la mia strada era segnata
Certo era l’unica che conoscevo
Io non lo so se la mia strada era segnata
Ma è stato come per quel legno
Che si svegliò violino
Una voce lacrimogena
Canta a uno spasimo di fisarmonica
La faccia intenta dei danzatori
Disegna il bilico d’una pavana
No, per favore, per me né lacrime né fiori
Ho solo letto lo spartito della vita
A prima vista, tutto d’un fiato
Come veniva: un obbligato, un ostinato...
E non lo so se la mia strada era segnata
Certo era l’unica che avrei voluto
Io non lo so se la mia strada era segnata
Ma è stato come per quel legno
Che si svegliò violino
Io non lo so se la mia strada era segnata
Ma era la strada di quel vento
Che mi svegliò destino...