Un cappello un po' bizzarro
Ed un sigaro toscano
Un bastone nella mano: era lei
Qualche anno sulla pelle
Occhi dolci e luminosi
Una smorfia e poi un sorriso: era lei
E un omino un po' pelato
Rosso in viso, alcolizzato
Col cappotto un po' scucito: era lui
La guardava un po' incantato
E in silenzio si sedeva
Ma parlava, ma parlava solo lui
A Nervi nel '92
Su una panchina scolorita
A Nervi nel '92
Le raccontava la sua vita
Le raccontava la sua vita
Lentamente ricordava
Una storia di una donna
Che giocava e non rischiava quasi mai
Che il telefono scopriva
Anche se poi lei mentiva
Sopra il filo camminando in su e in giù
In un circo coi leoni
Coi pagliacci mattacchioni
Lavorava e lavorava solo lei
Ma di colpo si fermava
E diceva che l'amava
Lei rideva ma ascoltava ferma lì
A Nervi nel '92
Su una panchina scolorita
A Nervi nel '92
Le raccontava la sua vita
Le raccontava la sua vita
Le sue mani affusolate
Un po' timide e delicate
Lui stringeva e lei stringeva sempre più
Oramai da molti anni
Il 18 era passato
Ma non si era mai stancato insieme a lei
Mordicchiandosi le dita
Non diceva una parola
Ma i suoi occhi la tradivano sempre più
E così una sigaretta
Con amore ciancicata
Gli accendeva e lui fumava insieme a lei
A Nervi nel '92
Su una panchina scolorita
A Nervi nel '92
Le raccontava la sua vita
Le raccontava la sua vita
A Nervi nel '92
Su una panchina scolorita
A Nervi nel '92
Le raccontava la sua vita
Le raccontava la sua vita