Ho acceso la mia candela più pura accanto alla
Finestra, sperando che attirasse l'attenzione
Di qualche vagabondo che passasse per di là,
E ho aspettato nella mia casa effimera
Prima che arrivasse l'ho sentito avvicinarsi
E mentre lo faceva ho provato l'antica paura
Che fosse venuto a ferire la mia porta e schernirmi
E ho aspettato nella mia casa effimera.
"Raccontami delle storie", ho detto al vagabondo
"Storie sul freddo", gli ho detto sorridendo,
"Storie antiche", ho detto inginocchiandomi davanti a lui
E lui è restato davanti alla mia casa effimera
"No", disse il vagabondo, "basta racconti sul tempo,
Non chiedermi di lavar via lo sporco ora,
Non posso entrare, l'arrampicata è troppo dura"
Ed è andato via dalla mia casa effimera
"Allora che tu sia dannato!" ho urlato al vagabondo,
"Lasciami in pace", gli ho detto piangendo,
"Diventa di pietra", gli ho detto inginocchiandomi,
Ed è andato via dalla mia casa effimera