O forse no;
O forse non si tratta neanche di tempo.
Perchè (Perché VA SCRITTO CON L'ACCENTO ACUTO) tempo ne ho.
Ma è un finale a sorpresa,
oggi ho pianto qualcosa.
E poi non mi ricordo più...
Oh, come no!
Si spostano le rughe dal cuore.
E va via la tristezza.
Se le metto sul viso; poi mi metto la giacca.
Così mi sentirò all'altezza
di avere qualcuno da dimenticare,
e niente più da dimostrare.
E milleenove (SAREBBE MEGLIO SCRIVERE 1009 COME DA TITOLO) giorni in più.
Di avere qualcosa da dimenticare.
E altro da desiderare.
E milleenove (SAREBBE MEGLIO SCRIVERE 1009 COME DA TITOLO) giorni in più.
Eri già via.
Ancora prima d'essere il parto
della mia fantasia.
E una ruga è un ricamo.
Sul mio viso pulito.
Che in pochi ci hanno visto un uomo.
Ma sono i cinque sensi che hai bruciato.
Il sesto che non hai capito.
E milleenove (SAREBBE MEGLIO SCRIVERE 1009 COME DA TITOLO) giorni in più.
Ma io sono i cinque sensi che ho perduto.
Il sesto che non hai trovato.
E milleenove (SAREBBE MEGLIO SCRIVERE 1009 COME DA TITOLO) giorni in più.
Amore che non so diecidere, (DECIDERE)
Se disperarmi oppure ridere.
In questa notte che mi apre gliocchi. (GLI OCCHI, STACCATO)
E tu che il mio silenzio lo macchi
Di egoismo e solitundine (SOLITUDINE)
Di incertezza e di disordine.
E io mi predeno (PRENDO) l’abitudine
Di respirare forte e profondo.
Da ingoiarmi ancheil (ANCHE IL, STACCATO) mondo
O forse no.
O forse non si tratta d'amore.
Ma del bisogno che ho.